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Archivi categoria: Storia delle idee
La trama politica del desiderio: Machiavelli
Sebastián Torres*
Quindi chi raccomanda il governo della legge sembra raccomandare esclusivamente il governo di Dio e della ragione, mentre chi raccomanda il governo dell’uomo, v’aggiunge anche quello della bestia perché il capriccio è questa bestia e la passione sconvolge, quando sono al potere, anche gli uomini migliori. Perciò la legge è ragione senza passione.
Aristotele, Politica, 1287a.
I .
Nel tracciato generale della crisi e della critica al razionalismo moderno, vennero provati diversi percorsi che diedero impulso ad altre vie di lettura, passando per quei luoghi della produzione filosofica canonicamente considerati secondari nel sentiero segnato dalla … Continua a leggere
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“Acquiescentia in se ipso” e costituzione immaginaria del Sé
Francesco Toto*
L’acquiescentia in se ipso viene definita nell’Etica di Spinoza come «una gioia con la coscienza di sé come causa»[1], «che nasce dal fatto che l’uomo contempla sé stesso e la propria potenza di agire»[2], e ricompare poi come «la gioia che nasce dalla contemplazione di noi stessi» e che si ripete «ogni volta che qualcuno immagina le sue azioni» o «contempla le sue virtù»[3]. Coincidendo con la felicità[4], questa forma di acquiescentia si impone inoltre come «la cosa somma che possiamo sperare»[5], «il sommo bene che
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Quelle « politique de la reconnaissance » chez Rousseau? Une étude conceptuelle des Considérations sur le gouvernement de Pologne
Théophile Pénigaud
Abstract: Most of the studies about the notion of recognition in Rousseau’s works have focused on “amour-propre”, or self-love, as an “evil” or a “social pathology” (Honneth, 1994; Carnevali, 2004; Neuhouser, 2008). This article argues that the desire for recognition plays a positive role in Rousseau’s theory of a well-ordered society, as can be seen in the Considerations on the Government of Poland. A legitimate drive for recognition can even be considered as the basis for the citizen’s virtue. The desire for recognition leads to social pathologies and the associated political abuses only when it becomes … Continua a leggere
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El luguar del deseo en Michel Foucault
Julia Monge
Viven en nosotros innúmeros;
Si pienso o siento, ignoro
Quien es que piensa o siente.
Soy tan sólo el lugar
Donde se siente o piensa.
Fernando Pessoa
***
No deja de asombrar cómo un pensamiento obstinado en la problematización del sujeto, pueda ser huidizo a los términos “deseo” y “necesidad”; precisamente esos términos recurrentes en tantos discursos que, desde hace mucho más que un puñado de décadas, pretenden decir algo acerca del hombre, la naturaleza humana, la persona, el individuo. Lo que asombra no es el simple desasimiento de las palabras, remediable tan pronto surgen otras para … Continua a leggere
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Il lusso del desiderio
Paolo Godani
Una certa riflessione novecentesca cresciuta all’ombra della strana (per non dire mostruosa) alleanza tra Nietzsche e Hegel ha creduto necessario rovesciare la centralità del bisogno, caratteristica del marxismo, attraverso una paradossale valorizzazione della gratuità, del dono, della dépense. Così, nell’epoca del trionfo della borghesia o di quello che potremmo chiamare il materialismo borghese (fatto di utilitarismo ed economicismo), ma anche nell’epoca della realizzazione del comunismo e del suo materialismo storico, Georges Bataille e altri rivendicavano il diritto di una teoria (al contempo esistenziale e politica) del lusso o dello spreco. Nello stile del radicalismo … Continua a leggere
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Desiderio ed elaborazione del lutto nella genesi del pensiero di Castoriadis
Fabio Ciaramelli
1. La psiche come categoria filosofica.
Fra i “testi filosofici inediti”, redatti da Cornelius Castoriadis tra il 1945 e il 1967 ma pubblicati solo nel 2009 da Nicolas Poirier1, autore egli stesso di una lunga e importante monografia sull’ontologia politica di Castoriadis2, c’è una prima versione di “Marxisme et théorie révolutionnaire”, cioè dello scritto pubblicato tra il 1964 e il 1965 negli ultimi numeri di Socialisme ou Barbarie e poi confluito nel 1975 in L’institution imaginaire de la société, di cui costituisce la prima parte3. Nella versione da poco pubblicata, e … Continua a leggere
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