Introduzione. Questione e questioni meridionali

DOI: 10.5281/zenodo.10282442

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Paolo Desogus & Marco Gatto 

 

Paolo Desogus: Sorbonne Université (paolo.desogus@sorbonne-universite.fr; Orcid: 0009-0006-1803-4040);

Marco Gatto: Università della Calabria (marco.gatto@ unical.it; orcid: 0000-0002-5223-471X).

 


All’interno degli studi gramsciani e in particolare nelle più recenti ricerche si possono riconoscere due tendenze: la prima, riconducibile soprattutto all’ambito di ricerca italiano, si è proposta di storicizzare la riflessione meridionalistica di Gramsci e di ridefinirla nel contesto della prima metà del Novecento attraverso lo studio delle fonti, dei confronti intellettuali, della direzione politica del Pcd’I e degli stretti legami con gli esiti più avanzati della produzione carceraria; la seconda, facente capo al lavoro di studiosi distribuiti in diverse parti del mondo, si è invece servita di Gramsci come punto di partenza per una riflessione orientata alla traduzione culturale e politica dei temi meridionalistici in nuovi ambiti, nell’ottica di dare alimento teorico alla lotta di quei gruppi sociali appartenenti a realtà geografiche segnate dallo sviluppo asimmetrico e dalla cristallizzazione di blocchi di potere che proprio su tali squilibri hanno fondato la loro egemonia. […]
 

 

 

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