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Recensione a “Paure della contemporaneità”, Rivista di psicologia analitica, n. 36

Giorgia Aloisio

‘Il sentimento più forte e più antico dell’animo umano è la paura, e la paura più grande è quella dell’ignoto’: queste sono le suggestive parole con le quali lo scrittore statunitense H. P. Lovecraft, tra i maggiori autori del genere ‘horror’, descrive questa intensa, universale emozione.

La paura è «un’emozione primaria di difesa, […] spesso accompagnata da una reazione organica, di cui è responsabile il sistema nervoso autonomo, che prepara l’organismo alla situazione d’emergenza»[1]. Sigmund Freud ha distinto paura, angoscia e spavento: la paura richiede la presenza di un oggetto del quale si ha timore, l’angoscia «indica … Continua a leggere

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Indice

CONSECUTIO TEMPORUM 6

I limiti del desiderio

a cura di

di Emanuele Profumi e Jamila M.H. Mascat

Editoriale

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Hegeliana

Sull’autocoscienza in Hegel. Desiderio e morte nella Fenomenologia dello spirito

di Robert B. Pippin

Hegel sive Spinoza

di Warren Montag

 

Marxiana

Desiderio o bisogno di rivoluzione?

di Daniel Bensaïd

Il desiderio comunista

di Jodi Dean

Le tre logiche della modernità e il doppio legame dell’immaginazione moderna

di Ágnes Heller

Embarras du besoin, puissance des besoins 

 di Jean-Claude Bourdin

Sui paradossi della critica esterna. Marcuse, i bisogni indotti, i desideri di massa

di Marco Solinas

 

Freudiana

Desiderio: Pulsione = Verità: Sapere

di Continua a leggere

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Per un sapere dei sensi, a cura di Domenico Chianese e Andreina Fontana

 Giorgia Aloisio

 delacroixNell’ambito della psicoanalisi, si è da sempre manifestata una netta predilezione per la parola a discapito dell’immagine: l’ascolto del paziente da parte dell’analista, l’analisi del suo ‘verbale’ attraverso la libera associazione o il resoconto dell’attività onirica, hanno da sempre messo a fuoco l’attenzione sull’aspetto della comunicazione verbale tra i due poli della relazione analitica. Questa focalizzazione sulla parola ha inevitabilmente creato un vuoto nella teoria e nella pratica professionali: manca una ‘teoria delle immagini’, lamentano Chianese e Fontana.

La comunicazione, il λόγος, possiede anche un fondamentale aspetto dal quale non possiamo prescindere, soprattutto nella professione terapeutica, quello non-verbale, … Continua a leggere

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Recensione al libro “Esperienze. Corpo, visione, parola nel lavoro psicoanalitico”, di Lucio Russo

Giorgia Aloisio

 

Nuova immagineCorpo, visione, parola: tre concetti di difficile definizione, intensamente evocativi ma diversi. Eppure, il fil rouge che lega questi tre concetti resta sempre saldo e coerente all’interno del discorso di Lucio Russo.

La riflessione parte e si dipana da quella del fondatore della psicoanalisi, Sigmund Freud, da cui Russo individua quelli che ritiene gli aspetti imprescindibili della teoria e della pratica analitiche: tempo, inconscio, analisi del transfert, legame che unisce indissolubilmente corpo e psiche. Freud è il maestro del quale non è possibile fare a meno, che ha posto le pietre miliari della professione terapeutica ma che, … Continua a leggere

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